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Venezia 68 – 2 settembre

3 settembre 2011

Venezia 68 – 2 settembre

Il venerdì festivaliero al Lido di Venezia ha visto protagonista David Cronenberg e il suo A Dangerous Method, con protagonisti Viggo Mortensen, Michael Fassbender e Keira Knightley nei ruoli di Sigmund Freud, Carl Gustav Jung e Sabina Spielrein. Il film nella proiezione stampa ha avuto una buona accoglienza, anche se sullo schermo si sente la mancanza di inventiva e originalità a cui ha abituato il grande regista, qui forse un po’ troppo prigioniero della sceneggiatura tratta da un’opera teatrale. L’intero cast era presente a Venezia per la gioia dei fans e, evidentemente anche degli accreditati, considerando la corsa all’autografo che si scatena ogni giorno al termine della conferenza stampa ufficiale.
C’era grande attesa anche per l’arrivo sul red carpet di Monica Bellucci e suo marito Vincent Cassel (a Venezia anche perché parte del cast di A Dangerous Method) per presentare Un été brûlant. La coppia nella vita e, spesso, sul set ha poi partecipato ad un party per celebrare con gli altri interpreti, il regista e la produzione la proiezione ufficiale in Sala Grande. L’attenzione è stata puntata più al glamour che al film diretto da Philippe Garrel, per ora unica opera in concorso ad aver ricevuto dei fischi alla prima proiezione per la stampa.
Le celebrities in serata si sono date appuntamento alla cerimonia di premiazione di Gucci Award for Women in Cinema: una cena esclusiva per star e invitati che ha premiato il merito artistico di una donna della cinematografia.
Nel programma della giornata anche l’apertura della Settimana della critica con El campo di Hernàn Belòn, la proiezione per le Giornate degli autori dell’originale intrecciarsi di due vite apparentemente senza legami al centro di Café de Flore diretto da Jean-Marc Vallée, e l’anteprima fuori concorso di The Sorcerer and the White Snake, il cui intereccio racconta una leggenda con molti punti in comune con la favola de La sirenetta, diretto dal regista Tony Ching Siu-Tung tra azione, misticismo e effetti speciali non sempre perfetti.
In Sala Grande nel pomeriggio sono state proiettate anche le prime due puntate di Mildred Pierce, la pluripremiata mini serie televisiva diretta da Todd Haynes con protagonista la splendida Kate Winslet.
Durante la giornata tanti altri i film presentati nelle varie sale e negli spazi della Mostra. Un’offerta molto sostanziosa che rende quasi impossibile il tentativo di seguire tutti gli eventi principali del Festival.

Beatrice Pagan

Festival del cinema di Roma 2010 – 28 Ottobre

28 ottobre 2010

Diario – Giorno 1

La giornata di apertura del Festival del cinema di Roma è stata segnata dalla protesta contro i tagli alla cultura.
Un’invasione del red carpet che ha avuto anche l’appoggio del cast di film d’apertura Last Night: la regista Massy Tadjedin insieme ai protagonisti del film Eva Mendes, Keira Knightley e Guillame Canet hanno infatti voluto presenziare per esprimere solidarietà.
Il movimento Centoautori, lavoratori del settore e altre associazioni di categoria hanno occupato il red carpet romano portando avanti il loro slogan Tutti a casa e appoggiati da personaggi del mondo del cinema come Nanni Moretti, Paolo Sorrentino, Ettore Scola, Kim Rossi Stuart, Neri Marcorè e Cristina e Francesca Comencini.
La manifestazione pacifica aveva preso il via intorno alle 17.30 nei pressi dell’Auditorium prima di occupare fisicamente la passerella. Il presidente della giuria Sergio Castellito e la direttrice del Festival Piera Detassis hanno poi preso la parola seguiti da Valeria Solarino, Marco Bellocchio e, appunto, il cast di Last Night che non ha effettuato la consueta sfilata sul tappeto rosso ma ha voluto essere presente per solidarietà.
Il film, intanto, ha ricevuto un’accoglienza tiepida nella proiezione per la stampa: la storia di amore e tradimento che prende ispirazione da Breve incontro di David Lean non ha particolarmente coinvolto e colpito i recensori. In conferenza stampa la Knightley ha voluto spiegare perchè ha amato il copione:

Mi piace perché non prevede buoni o cattivi, non ha approccio moralistico, e lascia aperta l’interpretazione di chi guarda“.

Beatrice Pagan