RECENSIONE
titolo originale: Zack e Miri make a porno
regia: Kevin Smith
cast: Seth Rogen, Elizabeth Banks, Traci Lords, Jason Mewes, Katie Morgan, Ricky Mabe
genere: Commedia
paese: USA
anno: 2008
durata: 101′
distribuzione: M2 Pictures
uscita: 01/07/2011
Amici di vecchia data, Zack e Miri condividono un piccolo apartamento a Pittsburgh. Corpulento ed erotomane lui, goffamente graziosa lei, entrambi squattrinatissimi e alle prese con montagne di bollette da pagare, dopo averle tentate tutte pur di sbarcare il lunario, decidono di giocarsi un’ultima carta: quella del porno amatoriale. Così, trovata la location e messo insieme uno sgangherato staff, i due si preparano al primo ciak, tra rocamboleschi incidenti e inattesi imprevisti.
A cinque anni di distanza da 40 anni vergine, l’interprete di punta del cinema americano più irriverente Seth Rogen ritrova la compagna di avventure Elizabeth Banks in questa nuova, divertente commedia diretta, scritta e montata dal regista di Clerks Kevin Smith, che li vede al fianco – tra gli altri – dell’ex star dell’hard Traci Lords e del fido Jason Mewes, l’indimenticato Jay, partner di Silent Bob.
Volgarissimo, sboccato, spesso politicamente scorretto, Zack e Miri, amore…a primo sesso! Si dipana a tutti gli effetti, e per restare sul tema, secondo gli alti e bassi di uno di quei rapporti sessuali agognati da tempo all’insegna delle migliori aspettative. E se la partenza è di quelle col botto al gusto di Viagra, in un susseguirsi sincopato ed esilarante di turpiloquio, spassose citazioni, gag scatologiche e trovate irresistibili, basta il primo cenno di svolta sentimentale per far retrocedere e ammosciare il tutto, come in una sorta di coitus – suo malgrado- interruptus, riconducendolo con furbetteria vagamente ipocrita, entro un binario più rassicurantemente prevedibile.
Certo, Smith è ben lontano dai Farrelly, ma quegli amanti di un certo humor sfacciato e senza compromessi che non riusciranno a far meno di chiedersi cosa ne sarebbe stato dello stesso soggetto nelle mani degli autori di Tutti pazzi per Mary, troveranno ciononostante sicuro appagamento in sequenze memorabili e già in odor di cult: su tutte la scelta del titolo e il reclutamento del cast, con tutto il suo assortimento di personaggi bizzarri e improbabili.
Consigliatissimo a tutti coloro che si sono sempre chiesti cosa fosse un Timone Olandese, ma non hanno mai osato chiedere.
Caterina Gangemi